Arredamento per il bagno

Mobili per il bagno italiani delle migliori marche

I migliori mobili per il bagno li trovate solo da BAgno Market, in Via Orsini a Firenze. Nel nostro store potrete ammirare mobili in stile classico, moderno o all'ultimo grido. Chiedete al nostro personale di guidarvi nella scelta dell' arredamento per il bagno di casa casa. Siamo certi che non resterete delusi della nostra consulenza professionale.

Sono disponibili mobili da bagno di varie dimensioni e finiture. Chiedeteci maggiori informazioni.

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AGEVOLAZIONI FISCALI SU IVA AL 10% E DETRAZIONI FINO AL 50%

I lavori per il rifacimento del bagno possono essere motivati dal semplice desiderio di rinnovare casa ma bisogna sapere che le spese sostenute si possono scaricare dalle tasse.
Premesso che la spese sostenute nel 2019 potranno essere scaricate con la dichiarazione del prossimo anno 2020 occorre fare alcune precisazioni.
Questo tipo di lavori rientra nell’ambito del bonus ristrutturazioni che consente di beneficiare di uno sconto fiscale del 50% sulle spese sostenute sino al 31.12.2019 entro un limite massimo di 96.000.
Il beneficio, però, è ammesso solamente per interventi di manutenzione straordinaria rimanendo, invece, escluso per gli interventi di manutenzione ordinaria.
Pertanto, è necessario distinguere i casi in cui si ricade negli interventi di manutenzione ordinaria da quelli in cui si ricade nei lavori di manutenzione straordinaria per capire se sarà possibile godere dell’agevolazione.
Lavori ammessi alla detrazione – Come detto, i lavori che consentono di scaricare dalle tasse le spese sostenute riguardano solamente gli interventi di manutenzione straordinaria che, nello specifico, si riferiscono a quelli rivolti a realizzare e/o migliorare i servizi igienici.
Sono ammessi ad esempio:
  • i lavori rivolti alla realizzazione di un nuovo bagno;
  • i lavori rivolti a sostituire un tratto della vecchia tubatura;
  • il completo rifacimento dell’impianto idrico, etc. etc.
  • Lavori non ammessi alla detrazione – Sono, viceversa, considerati lavori di manutenzione ordinaria, e dunque non detraibili, quelli rivolti semplicemente a migliorare l’estetica del bagno esistente.

Non sono ammessi ad esempio:
  • i lavori per la sostituzione delle mattonelle o delle piastrelle;
  • i lavori per la sostituzione dei sanitari e/o della rubinetteria;
  • i lavori per la tinteggiatura delle pareti, etc. etc.

Casi in cui è possibile detrarre anche i lavori ordinari - Se rientranti nell’ambito di una ristrutturazione straordinaria, anche le spese sostenute per la sostituzione dei sanitari o delle piastrelle potranno essere scaricate dalle tasse. Infatti, nel momento in cui sarà necessario sostituire la tubazione del bagno è naturale che bisognerà rimuovere il rivestimento e in alcuni casi anche pavimento. Di conseguenza, bisognerà sostituire i rivestimenti e i sanitari.
Analogamente la realizzazione di un secondo bagno potrà essere considerato un intervento di manutenzione straordinaria - pertanto detraibile - se ciò non comporta un aumento della volumetria della casa. In caso contrario non è previsto alcun beneficio.

Soggetti beneficiari - Possono godere della riduzione di imposta:
I proprietari dell’immobile;
Altri soggetti che vantano un diritto sull’immobile (inquilini, usufruttuari, comodatari, etc. etc.)

Premesso che per questo tipo di lavori bisogna essere in regola con le autorizzazioni previste dalla legge, per fruire della riduzione fiscale del 50% sulle spese sostenute è necessario:
  • Indicare i dati catastali dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
  • Conservare tutti i documenti relativi ai lavori di ristrutturazione.
  • Conservare la documentazione che attesta il pagamento dei lavori.
  • Si ricorda che tutti i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico bancario o postale, anche in via telematica, dal quale dovrà risultare:
  • La causale del versamento nella quale sia indicato che il pagamento è fatto per lavori che danno diritto alla riduzione fiscale;
  • Il codice fiscale di chi effettua il pagamento e di chi beneficia della ristrutturazione;
  • Il numero di partita Iva o il codice fiscale del beneficiario del bonifico.
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